Prius 1.5 - Andiotta

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Prius 1.5

Motori > Auto

Pro:
Confort
Abitacolo ampio
Cambio
Ottimi consumi



Contro:

Sterzo
Bagagliaio
Cassetto non refrigerato
Pulsanti non illuminati


Dotazione di serie
Cerchi in magnesio + copricerchi
Pneumatici 195/55 VR 16
Fendinebbia
Specchietti elettrici sbrinabili
Radio CD + 6 altoparlanti
Climatizzatore automatico
Computer di bordo
Bracciolo anteriore portaoggetti
Sedile posteriore sdoppiato 1/3-2/3
Telo copribagagliaio
Airbag frontali
Airbag laterali anteriori
Airbag a tendina anteriori e posteriori
Abs
Servosterzo
Esp + Tc
Multi-info display
Ruotino di scorta

Optional sulla vettura
Antifurto bloccasterzo 'Block Shaft'
Navi-pack:
- Navigatore
- Bluetooth
- Comandi vocali

Dotazione mancante
Cruise control
Sensori di parcheggio


TOYOTA PRIUS 1.5 VVTI - 2^ serie
Vettura del 2005 comprata usata nel 2010 con Km. 124.830 percorsi


Descrizione vettura


La vettura di cui vi parlerò è la Toyota Prius-2^ serie che è stata in vendita dal 2004 fino all'autunno 2009. L'allestimento della Prius-2^ serie è unico ed è già abbastanza completo; la vettura si poteva personalizzare con alcuni pacchetti di optional. Quella raffigurata ha in dotazione il Navi-pack.

Esternamente, la vettura monta di serie cerchi in magnesio da 16", coperti da copricerchi in plastica, con pneumatici 195/55 con codice di velocità V=fino a 240 Km/h che hanno un costo maggiore rispetto ad esempio agli 205/55VR16 in quanto tale misura di pneumatici è poco utilizzata dalle vetture attualmente in commercio.  La valutazione sulla linea è sempre soggettiva; a mio parere è nel complesso accettabile con la parte posteriore più gradevole e il frontale meno il cui design è tipico delle vetture orientali degli anni 90, con un paraurti massiccio e squadrato che incorpora i fari fendinebbia. I fari hanno una singola parabola per anabbaglianti e abbaglianti (lampade H4) e una più piccola per luci di posizione e indicatori di direzione. Il parabrezza è ampio e lateralmente non è incorniciato dagli utili canali di raccolta dell'acqua utilizzata per il lavaggio del vetro (anche se sembrano esserci). Il tetto arcuato si abbassa sul posteriore per garantire la forma aerodinamicamente più vantaggiosa e termina con lunotto e spoiler. Ampi fanali verticali con plastiche trasparenti definiscono l'auto posteriormente.

Il bagagliaio è limitato in altezza, ha una buona superficie, ben rifinito ed è ottimamente sfruttabile (vedi foto Prius carica); sotto il piano di carico c'è un doppiofondo in plastica molto capiente al di sotto del quale c'è il ruotino di scorta. Un porta oggetti con coperchio è presente sulla sinistra del piano di carico mentre sulla destra, sempre chiuso da un coperchio è presente la batteria ausiliaria da 12V. E' pratico il sistema che permette di 'ingrandire' il bagagliaio ribaltando gli schienali in quanto per ottenere un piano perfettamente orizzontale non c'è bisogno di sollevare la seduta del divano; lo schienale è diviso asimmetricamente (1/3-2/3). Al di sotto del piano, tra il doppio fondo e il divano, è collocata la batteria ad alto voltaggio che è dotata di canalizzazione di raffreddamento che ha la presa d'aria collocata all'altezza del braccio del passeggero posteriore destro. Ottimo il telo avvolgibile che copre il bagagliaio che, se deve essere smontato, può trovare collocazione in un apposito spazio presente nel doppio fondo.

L'interno presenta una plancia semplice, ma nel contempo elegante e funzionale, sedili in velluto grigio chiaro e spazio a volontà per i passeggeri.  La plancia in plastica di buona qualità anche se non morbida, si presenta di colore grigio medio, piuttosto profonda con in fondo la strumentazione digitale composta da tachimetro, indicatore carburante, odometro con due parziali e indicatore della marcia inserita; questo schermo è circondato da due gruppi di spie (manca quella degli anabbaglianti accesi). All'estrema destra della fessura contenente la strumentazione  è presente la spia che segnala, insieme ad un cicalino, il mancato allaccio della cintura di sicurezza da parte del passeggero quando è presente (c'è un sensore che rileva la seduta). La parte più appariscente è sicuramente la colonna centrale capeggiata dal display multifunzione e affiancata da due strisce argentate che comprendono le bocchette centrali d'aerazione (altre due 'chiudono' lateralmente la plancia). Attraverso lo schermo touch-screen è possibile comandare il climatizzatore, la radio/CD (no mp3), oltre che vedere come le varie centraline gestiscono i flussi di energia da e verso la batteria, il lavoro 'sinergico' dei motori nonché i dati sul consumo istantaneo e medio in quest'ultimo caso rappresentati anche da istogrammi che 'escono' ogni 5 minuti di marcia. Sotto lo schermo trovano posto l'orologio digitale, il tasto dell'hazard e quelli che permettono di scegliere/azzerare i trip parziali e di variare la luminosità della strumentazione. Scendendo troviamo la radio (impianto di modesta qualità acustica), che presenta un pannello grigio scuro che rimane tale anche da accesa poiché i dati vengono visualizzati nel display multifunzione, e un porta oggetti chiuso da uno sportello di plastica grigia scura semitrasparente. Sulla destra della colonna centrale troviamo due cassetti chiusi da altrettanti sportelli (non a chiave): quello in alto è un porta guanti, mentre quello inferiore è piuttosto capiente. Al di sotto di questi c'è una presa da 12V. Sulla sinistra della colonna centrale troviamo la fessura dove inserire 'la chiave', il tasto di accensione/spegnimento e la corta leva del cambio che, dopo aver selezionato la modalità di marcia, torna sempre nella sua posizione di partenza. Non posso dimenticare di parlare dello sterzo che, a mio parere, ha un'impugnatura un po' sottile (non è rivestito in pelle) ma che nella parte centrale ospita, ovviamente, l'airbag e il clacson e lateralmente una serie di pulsanti che permettono di gestire la quasi totalità delle funzioni di radio, clima, bluetooth, navigatore e comandi vocali. Sulla sinistra dello sterzo, in plancia trovano posto il tasto EV per la marcia solo in elettrico (fino a due chilometri a 50 Km/h), la rotellina per la regolazione dell'altezza fari e, più in basso, il tasto dei fendinebbia. Tra i due sedili anteriori trova posto un contenitore (molto capiente) multiuso, con presa da 12V, che funge anche da bracciolo con due portalattine. Spazio per le bottiglie da 1/2 litro è  stato ricavato nei vani porta.

I poggiabraccia presenti nei pannelli porta sono rivestiti in velluto e imbottiti; il pannello lato guida contiene anche la placchetta di controllo degli alzacristalli elettrici, con possibilità di disabilitare i tasti presenti sulle porte posteriori, dei retrovisori elettrici sbrinabili nonché il comando della chiusura centralizzata. I pannelli porta anteriori hanno in basso delle luci bianche per illuminare la zona dove mettere i piedi; manca totalmente qualunque dispositivo di colore rosso per segnalare l'apertura delle portiere a chi sopraggiunge. Il sotto tetto in tessuto non tessuto presenta due plafoniere con quella anteriore che è contornata dalle luci di cortesia destro/sinistro; i pulsanti di accensione non sono illuminati. Vicino alla plafoniera anteriore c'è un comodo porta occhiali e le feritoie dei microfoni del sistema bluetooth. Le alette parasole sono multi regolabili, dotate di specchi e di illuminazione. Le maniglie di sostegno sono presenti ai quattro posti laterali e sono dotate di smorzamento in chiusura.

I sedili anteriori godono di buono spazio, sono confortevoli e hanno la registrazione dello schienale a scatti, meno precisa di quella continua ma che, a differenza di questi ultimi, non tende a modificare l'inclinazione nel tempo. I posti posteriori godono di un ottimo spazio per le gambe e sono in grado anche di trasportare tre passeggeri; è presente il bracciolo. A proposito di spazi dove appoggiare bottiglie e/o lattine c'è da rilevare la presenza di altri incavi al termine del mobiletto porta oggetti anteriore con mensola che si ribalta. E' presente una tasca porta cartine in entrambi gli schienali dei sedili anteriori. La terza cintura di sicurezza è avvolgibile mentre manca qualunque predisposizione atta ad accogliere i fermi delle cinture posteriori. Ci sono tre poggiatesta e sul tetto la seconda plafoniera, anch'essa con pulsante non illuminato.

Ai fini della sicurezza, la vettura è dotata di ABS, airbag frontali, airbag laterali anteriori e airbag a tendina, che coprono anche i passeggeri posteriori,  antipattinamento e ESP (antisbandata); questi ultimi non disattivabili.



Al volante


Scrivo queste righe dopo aver percorso oltre 10.000 Km da quando l'ho presa. Inizio dagli aspetti negativi: il volante, non rivestito in pelle, si regola solo in altezza ed ha l'impugnatura  troppo sottile (e non ho le mani grandi); inoltre è anche un po' troppo demoltiplicato e ciò pregiudica la prontezza di risposta alle piccole correzioni. E' encomiabile che i tasti sul volante siano illuminati, mentre è strano che manchi l'illuminazione ai due tasti alla destra dell'hazard, che invece è illuminato, che permettono di regolare rispettivamente i contachilometri parziali e l'illuminazione della strumentazione. Manca, altresì, l'illuminazione anche ai pulsanti presenti sul bracciolo lato guida (i 4 degli alzavetri, tranne il tasto con la scritta AUTO che comanda quello del guidatore, quelli che permettono la regolazione degli specchietti laterali, quello della chiusura centralizzata e quello che inibisce il funzionamento degli alzavetro posteriori) nonché a quelli presenti sulle altre porte e quelli posti sulle plafoniere.

Seduti al posto guida è un attimo trovare la giusta posizione viste le molteplici regolazioni di sedile e volante. E' un po' più difficile individuare i limiti esterni della vettura data la forma particolare dell'auto. Sul cruscotto, dietro il volante, è presente il grande tasto dello Start/Stop che serve ad 'accendere' (sarebbe più corretto dire attivare) i motori (benzina + elettrico) dopo aver inserito la chiave nell'apposita fessura. Dopo averlo premuto, non succede nulla!!! Anzi, dopo una decina di secondi, se il motore a benzina è freddo, si mette in moto fino a quando il catalizzatore non raggiunge la temperatura d'esercizio e poi si spegne; nel frattempo si può guidare tranquillamente mettendo in 'D' con la corta leva del cambio che torna nella sua posizione di partenza e con il display vicino all'indicatore di velocità che ti indica la marcia inserita.

Trovo ben disposti i comandi e i pulsanti da azionare, così come la pedaliera. Innestata la 'D' l'auto si muove lentamente senza un sussulto e senza pigiare l'acceleratore. Lo sterzo è leggero, un po' vuoto al centro e con un feed-back artificiale, di impostazione turistica; in compenso, non evidenzia anomale reazioni a tutte le velocità e permette di fare inversione in spazi stretti.

In marcia, il confort garantito dalle sospensioni, alquanto morbide, è sufficiente anche se da una vettura del genere è lecito attendersi di più; oltretutto quelle posteriori, sulle sconnessioni brevi e ripetute, tendono ad irrigidirsi. Anche l'isolamento delle ruote potrebbe essere migliorato; comunque, i dispositivi adottati lasciano filtrare dentro l'abitacolo una rumorosità di rotolamento contenuta. Di tutto questo, a mio parere, è 'colpevole' l'estrema silenziosità della vettura in condizioni di guida normali che fa risaltare maggiormente le altre fonti di disturbo. La tenuta di strada è buona anche con una guida allegra; oltre è meglio non andare perché nei repentini destra-sinistra è soggetta a dei rimbalzi d posteriore che vengono tenuti a bada dal dispositivo antisbandata (l'ESP è di serie e non è disattivabile).

Torno a parlare di motore, anzi di motori: ce ne sono 3, due elettrici e uno termico a benzina di 1.500 cc. Quando lavorano insieme possono sviluppare una potenza complessiva di 113 cv, di cui 77 cv dal benzina che sfrutta il ciclo Atkinson per ottenere una maggiore efficienza.  L'erogazione della potenza è nel complesso valida perché a bassa velocità interviene la parte elettrica 'ricca' di coppia in basso, mentre a velocità via via più elevate interviene maggiormente il termico. Il passaggio tra i vari motori è gestito dall'elettronica; è possibile camminare in modalità solo elettrica, per circa 2 Km in base allo stato di carica delle batterie, pigiando il tasto EV presente sul cruscotto alla sinistra del volante, vicino alla rotellina che permette di regolare l'altezza del fascio luci; più in basso in posizione un po' nascosta, c'è il tasto dei fendinebbia.

Il cambio è la parte più caratterizzante della vettura. Di base è un CVT (cambio a variazione continua), riveduto e corretto da Toyota ed è gestito elettronicamente. Per ottenere la massima resa basta alleggerire la pressione sul pedale dell'acceleratore; si sente il cambio 'allungare' il rapporto in modo da far abbassare i giri del motore e di conseguenza ottenere una riduzione dei consumi di carburante. In sostanza, è un cambio che ha un'infinità di rapporti che vengono 'selezionati' in automatico senza soluzione di continuità. La marcia è di una fluidità esemplare, sconosciuta ai cambi automatici 'normali'. Di negativo c'è che basta pigiare un po' più intensamente il pedale dell'acceleratore che fa subito salire di giri il motore per ottenere un'accelerazione molto progressiva ma con un effetto slittamento (come se avesse la frizione usurata) che non è gradevole, soprattutto perché inficia il validissimo confort.

Per quanto riguarda i consumi, che dire? Sono stracontento. Non sono mai eccessivi anche tenendo sempre giù l'acceleratore. Chiariamo subito che per me la Prius è una vettura a benzina e, ritengo, che il paragone vada fatto con una vettura di stazza equivalente che utilizzi lo stesso combustibile; che poi i consumi siano potenzialmente simili a quelli ottenibili da un diesel è ancora meglio. Infatti, si spazia tra i 14 (a tavoletta) e i 33 Km/l; come si può vedere in alto a destra si può fare anche meglio con una guida estremamente tranquilla; infatti, ho riportato un'immagine del computer di bordo che evidenzia un consumo medio di 2,7 l/100Km su un percorso di 16 Km. Nel solito percorso che seguo per andare al lavoro, percorrendo circa 50 Km al giorno di strade statali e urbane abbastanza scorrevoli e pianeggianti con limiti compresi tra i 50 Km/h e i 70 Km/h, le medie si attestano sui 26/28 Km/l con l'uso accorto dell'acceleratore (metodo utilizzato pieno-pieno); insieme ad altri giri con qualche breve tratto autostradale i consumi oscillano tra i 3,8 e i 4,2 l/100Km mentre se percorro molta autostrada i consumi variano dai 4,8 ai 5,4 l/100Km. Questa estate con la macchina stracarica, box sul tetto e 4 persone a bordo, in giro per le vacanze fino a Lourdes, la media è stata di 5,9 l/100 Km. Grazie al forum Hybrid-Synergy ho scoperto l'esistenza dell'ibrido e del sito spritmonitor che permette di registrare tutti i costi dell'auto e di ricavare anche il consumo medio: il mio attualmente è di 4,7 l/100km su 15.000 km di cui un quinto percorsi in autostrada.

L'unica mancanza che avverto anche su questa, è il cruise control che avevo su una delle vetture possedute precedentemente, la cui utilità era da me messa in discussione fino a quando non l'ho provato.

I freni li ho trovati abbastanza potenti e resistenti. Da premettere che nelle frenate dolci il rallentamento è generato dal motore elettrico che provvede a ricaricare la batteria anche nelle fasi di decelerazione. In pratica, la prima fase della corsa è gestita dall'elettronica, che fa intervenire il motore elettrico per frenare la vettura e contemporaneamente ricaricare la batteria, mentre pigiando più a fondo interviene la parte meccanica.



Conclusioni


Una vettura molto tecnologica può spaventare chi vorrebbe 'trasgredire' (lasciare l'auto classica per una ibrida) sapendo bene i problemi che l'elettronica può dare; ma oggi l'elettronica impera su tutte le auto, soprattutto diesel. Per me il futuro immediato dell'auto è ibrido; tanti costruttori, infatti, si stanno avvicinando a questa tecnologia per abbattere le emissioni inquinanti. La Prius è una vettura molto semplice e piacevole da guidare; tra l'altro, rispetto ad una vettura tradizionale, non ha frizione, non ha motorino d'avviamento, il compressore del clima è elettrico (non è collegato al motore) e il consumo dei freni è ridotto. Io cercavo un'auto più rilassante della precedente sotto tutti i punti di vista e posso dire di aver fatto centro. Il prezzo d'acquisto (ovviamente del modello nuovo con cilindrata salita a 1.800 cc.) non è alla portata di tutti (si parte da € 26.000) però è vicino a quello dei turbodiesel e questo può far riflettere chi sta per cambiare l'auto valutando anche l'aspetto ecologico che consente, per esempio, a Roma di parcheggiare gratis nei parcheggi a pagamento e a Bologna anche a circolare nelle zone a traffico limitato. La Prius 2 (2004/2009) ha ancora diverse frecce da sparare poiché è comoda, spaziosa anche per 5 persone ed economica da gestire; i tagliandi si effettuano ogni 15.000 Km ed hanno costi più che sopportabili (vedere  tabella costo tagliandi) considerando che la parte elettrica è senza manutenzione.

by Antonello

Ottobre 2010


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